di Massimo Canonaco
Sovente non ci si rende conto di molte cattive abitudini che impediscono di fatto il
progresso nel suonare la chitarra o qualsiasi altro strumento. Mi riferisco, non a difetti o
finezze tecniche, ma ad aspetti ed abitudini generali riguardanti l’esercizio, e che si
possono correggere anche in poco tempo, se ci si rende conto della loro dannosità e ci si
sforza di controllarli.
Ecco quindi 10 cose da NON fare durante la pratica o l’esercizio con lo
strumento:
- ESERCITARSI IN UN POSTO POCO TRANQUILLO, con persone in giro. Questo
può distogliere la concentrazione, e influire sia sulla comprensione che
sull’esecuzione, specie se ci si allena con qualcosa che si trova difficile.
- RISPONDERE AL TELEFONO O AL CITOFONO. In genere il telefonino
dovrebbe restare spento, per quanto appena detto. Ad esempio se ti alleni per suonare
più veloce, è certo che quando riprenderai a suonare dopo una telefonata o
un’interruzione, il “momentum” necessario a raggiungere e superare la propria velocità
di punta sia passato, e che le mani non rispondano come quando abbiamo interrotto perché
il processo progressivo necessario per arrivare a quella velocità è stato interrotto.
Questo può farti perdere anche da 15 a 30 minuti.
- CONTINUARE A SUONARE SE SENTI DOLORI, non riconducibili ad un
normale affaticamento. Questo può causare seri danni, come tendiniti croniche. Cerca se
possibile di individuare irrigidimenti in altri punti come braccia, collo, spalle,
mascelle, ..ecc. Questi irrigidimenti inutili oltre a bloccare il progresso possono
anche causare disturbi più seri. Per problemi ricorrenti consiglio di consultare un
fisioterapista.
- UTILIZZARE IL METRONOMO QUANDO SI STÀ MEMORIZZANDO UN ESERCIZIO. Il
metronomo è uno strumento importante, ma che durante la memorizzazione distoglie
l’attenzione da ciò che conta in quel caso: imparare l’esercizio e memorizzarlo. Lo
stesso vale quando cerchiamo di isolare un problema per risolverlo. In questo caso
l’attenzione del cervello deve essere riposta ad esempio nelle posizioni delle mani in
determinati punti critici.
- ESERCITARSI SOLO O TROPPO SPESSO SU CIÒ CHE PIACE DI PIÙ O CIÒ CHE CI
OSSESSIONA. Questo è un punto comune a tutti i chitarristi qualche volta o in
passato. Ma se diventa una regola può minare le possibilità di migliorare in ambiti che
ti potrebbero aiutare tra l’altro a migliorare proprio in ciò che ti piace di più.
- NON MISURARE I PROPRI PROGRESSI. In molti non utilizzano né la
registrazione, né il metronomo o altro per misurare i propri progressi. In effetti così,
non essendo cosciente di eventuali miglioramenti, fare pratica e studiare chitarra può
diventare inutilmente frustrante.
- GUARDARE LA TELEVISIONE O ASCOLTARE LA RADIO DURANTE L’ESERCIZIO.
Questa brutta abitudine non consente di concentrarsi e ciò che è peggio, non ci si
accorge di quanto cala il rendimento della pratica, perché l’impressione è quella di
aver studiato.
- ESERCITARSI QUANDO SI È MOLTO NERVOSI O STANCHI. Il consiglio è di trovare un
sistema che funzioni per te al fine di ridurre la stanchezza e calmarti. Ad esempio puoi
fare una doccia, fare training autogeno, dormire mezz’ora, …ecc. Suonare con un carico
di nervosismo e stanchezza eccessivi, può agire sulla motivazione a corto e lungo
termine, oltre ad aumentare eventuali problemi di tensione fisica durante l’esercizio e
a diminuire il rendimento.
- NON ESERCITARSI OGNI GIORNO E PENSARE DI RECUPERARE NEL WEEK-END. La
regolarità è fondamentale per qualsiasi processo di apprendimento. In particolare
suonare la chitarra per migliorare delle abilità richiede una costanza giornaliera. È
meglio in questo senso fare pratica 20-25 minuti al giorno che suonare due ore ogni tre
giorni, facendo pratica una sola volta!
- NON PRENDERE NOTA DI CIÒ CHE SI È FATTO E DEI PROBLEMI EMERSI.
Facendo così non si è in grado di ricordare il punto in cui si è arrivati e, specie se
si ha poco tempo, si rischia di fare come quel tizio che rilegge un libro daccapo ogni
volta perché ha dimenticato il segna-libro, e alla fine non riesce mai a leggere tutto
il libro. Inoltre non si tiene conto dell'obiettivo su cui concentrarsi durante
l’esercizio, rendendolo più inefficiente.
Spero che queste indicazioni ti siano utili per rendere l’esercizio con lo strumento più
efficiente e quindi più stimolante.
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© 2013, Massimo Canonaco